Ragazze con il coltello

Lucia, una delle ragazze più belle e spregiudicate del paese, è cresciuta come un “maschiaccio”, la mamma è andata via quando lei era ancora piccola. Lavora in un negozio di attrezzature subacquee, pratica immersioni. Il fine settimana frequenta, con le amiche esuberanti e superficiali, la discoteca fuori dal paese, “la scogliera delle sirene”, una zona franca da legge e morale, dove Cesare, proprietario e figlio del magnate della pesca Spada, ambisce a possederla. Il padre, Ulis, è quasi sempre in mare. Con i pochi amici “pescatori indipendenti”, cerca di sopravvivere alla prepotenza di Spada, che, con sistemi di pesca illegale, ha, ormai, completamente, colonizzato tutti i mari. Entrambi, Lucia e Ulis, amano la propria indipendenza, la propria libertà, il mare, ma gli eventi, la loro cocciutaggine e l’incomprensione reciproca li costringono comprometterle. Lucia contrae un grosso debito, si affida a Cesare per proteggere il padre dalla propria scelleratezza, Ulis, per risolvere i problemi della figlia, decide di sottomettersi a Spada. L’uno inconsapevole dell’azione dell’altra. L’arrivo dei sudamericani “terribili”, nel paese di provincia, dà un ulteriore scossone alla vicenda. La nave nera che si è appostata oltre il limite delle acque territoriali, che traffica stupefacenti e chissà cos’altro con il benestare di Spada e l’appoggio logistico di Cesare, potrebbe sembrare un’opportunità, ma si rivela una terribile minaccia per lei e per tutti.