Come già nella precedente raccolta e nella sceneggiatura, entrambe intitolate “LA CASA DELL’AMORE”, anche nelle poesie della nuova raccolta, sempre scritte nel personalissimo “STILE CONTEMPLATIVO”, si parla d’amore, in tutti i suoi significati e sfaccettature. Ad esso, però, come indica il titolo della presente raccolta, si affianca un nuovo argomento: l’utopia.
Utopia è l’aspirazione a realizzare un mondo migliore dove tutti gli uomini vivono felici, o quanto meno, in alternativa, un microcosmo di fratelli fondato sull’eguaglianza e la ricerca del bene comune.
Ma, utopia è anche il sogno che l’uomo sbarchi su altri pianeti per trapiantarvi la vita umana.
Dietro questa aspirazione, non c’è l’esigenza di evadere dalla cruda realtà quotidiana, o di andare nello spazio per incontrare gli alieni, alla cui esistenza per altro non credo; c’è piuttosto l’ardentissima smania personale di arrivare in poche ore su Nettuno o altro luogo nel cosmo, fare feste e banchetti su Saturno e su Venere, vivere felice con i fratelli della Casa dell’Amore, la quale ha senso ed è auspicabile ovunque nell’universo.
Quanto mi piacerebbe fare tutte queste cose su un altro pianeta! Non vedo l’ora! Le valige sono già pronte. Speriamo che la scienza si sbrighi!
In attesa di partire al più presto, accontentiamoci di andare a casa di Virginia Wolf per avere un colloquio con la scrittrice.
Ugo Pisu è nato a Serrenti, in provincia di Cagliari, l’11 marzo 1958.
Studia Lingue e Letterature Straniere all’Università di Bologna, e si laurea a pieni voti il 28 giugno 1985 con una tesi intitolata: “LES FEMMES DANS LA REVOLUTION FRANÇAISE”.
Il 22 novembre 1977, scrive la sua prima poesia “MATTINO D’AUTUNNO”.
Nel 1982, conosce Roberto Roversi, e nel giugno di due anni dopo, alcune poesie appaiono sulla “TARTANA”, rivista diretta dal compianto poeta e paroliere.
Nel 1986 esce la sua prima raccolta in versi “I FIORI DEL BENE”, volume che riceve critiche lusinghiere, e anche importanti riconoscimenti, come il Primo Premio al concorso “Natale a Firenze”, organizzato dall’Accademia Il Machiavello, e il Secondo Premio al “Trofeo delle Nazioni”, indetto dall’Associazione Avvenire d’Abruzzo, dicembre 1991.
Nel frattempo, approfittando dei soggiorni a Parigi per motivi di studio, ha fatto conoscere le sue poesie anche in Francia: sia recitandole di persona in qualche salotto letterario parigino, come l’Agora Des Poètes, sia pubblicandole su alcune riviste come “MUSCADE”, e “PHREATIQUE”.
Con la poesia “MARS”, nel 1986, viene premiato alle “Poésiades”, concorso internazionale indetto dall’Institut Académique De Paris, successo ripetuto nei due anni successivi e nel 1993.
Prende parte ai menzionati concorsi con poesie da lui stesso tradotte in francese, e scritte in uno stile del tutto nuovo e personale: “Stile Contemplativo”.
Lo Stile Contemplativo, la cui prima poesia è datata 9 settembre 1986, presenta almeno due novità di rilievo. La prima consiste nell’esprimere l’essenza delle cose, definendole sulla base di percezioni interiori; la seconda è la sostituzione della punteggiatura tradizionale con serie di puntini all’inizio o alla fine del verso, e righe di puntini della stessa lunghezza dei versi che le precedono. La riga di puntini rappresenta la ripetizione mentale del verso precedente, e di conseguenza, indica la necessità di meditare su tutto ciò che è stato già detto.
A Partire dal settembre 1986, tutta la sua produzione poetica è in Stile Contemplativo.
Nel 1989, pubblica a Parigi, sotto lo pseudonimo di Hugues Forgit, “LES FLEURS DU BIEN”, raccolta composta da poesie tratte da “I FIORI DEL BENE” rifatte nello stile appena descritto, con l’aggiunta di poesie inedite, tra le quali “MARS”.
“LES FLEURS DU BIEN” ottengono un buon successo di critica che si traduce in recensioni e pubblicazioni di testi su prestigiose riviste, come “ART ET POESIE DE TOURAINE”, “LES MESSAGES DE PSYCHODORE”, “FLORILEGE”, ed altre ancora.
Il 6 febbraio 1989, il sindaco di Serrenti Pietro Tiddia gli conferisce la Medaglia d’Oro.
Nel 1990, viene premiato al concorso “Cesare Pavese”, conquista il Secondo Premio a quello dell’Académie Des Belles Lettres du Quercy, e riceve il Diploma Honoris Causa dal C.D.A.P..
La Francia gli riserva ulteriori successi: nel 1991, il Premio Speciale al concorso dell’Académie Du Périgord, e nel 1992, la Medaglia d’Argento al concorso dell’Académie de Lutèce De Paris.
Il 14 gennaio 1992, fonda insieme ad alcuni amici il “CERCHIO D’ORO”, circolo culturale di libero pensiero che si occupa di scrittori e poeti di tutto il mondo ed ogni epoca, di spiritualità, filosofia, e temi d’attualità.
Dal 1996, alle serate culturali si affianca la rivista periodica “ARCHE’”, in cui compaiono articoli di argomento vario, nonché il resoconto delle riunioni del Cerchio d’Oro.
Nel 2000, tre sue poesie vengono inserite nell’antologia “LA VOCE DEL CUORE”.
Fra il 2005 e il 2006, è fra i premiati ai concorsi “Santa Rita”, Cascia, “Jacopone da Todi”, e fa il bis al “Premio Duomo”, Orvieto, organizzati dall’Associazione Amici dell’Umbria.
Nel 2006, pubblica il suo primo romanzo intitolato: “LA FINE DEL SILENZIO”, edito da Antitesi.
Nel romanzo, una crudele storia di faida tra due famiglie, considerata come paradigma universale di tutte le guerre e le violenze che insanguinano il mondo, viene narrata nell’ottica della speranza che conduce alla felicità eterna, e che sul piano terreno, guida a costruire un mondo migliore.
Nel 2007, viene premiato ai seguenti concorsi: “San Valentino”, Terni, “Madre Terra, Sorella Acqua”, Assisi, “Il Biancospino”, Gualdo Tadino.
Sempre l’Umbria gli regala altre soddisfazioni: nel 2008, al concorso “Augusta Perusia”; nel 2009, al “Premio Montecastello di Vibio”, e al “Premio Trasimeno”, Castiglione del Lago; nel 2010, ancora al “San Valentino”; e nel 2011, al “Premio Duomo”, e “Premio Clitunno”, Spoleto.
Tutte le poesie premiate ai concorsi degli Amici dell’Umbria sono apparse nelle relative antologie.
Nel 2012, si classifica terzo al “Premio San Valentino”, indetto dal Centro Teatro dell’Anima di Quartu Sant’Elena.
Inoltre, viene premiato al concorso internazionale “Villa Bernocchi”, Premeno, e nel marzo 2013, al concorso “Emozioni Poetiche”, Milano, entrambi indetti dalla Otma Edizioni.
Nel maggio 2013, esce la raccolta “LA CASA DELL’AMORE”, Otma Edizioni.
Nelle sue poesie, l’amore viene affrontato nei suoi molteplici aspetti, ma, soprattutto, in quanto mezzo per realizzare concretamente la visione utopica che pervade i versi dell’opera.
“LA CASA DELL’AMORE” è il luogo ideale in cui si riuniscono quanti aspirano a una vita gioiosa e fraterna, in attesa che il mondo intero diventi un paradiso di pace e prosperità universale.
Nel 2014, consegue riconoscimenti ai seguenti premi internazionali: “Poesia dell’Anno”, Quartu Sant’Elena; “Emozioni Poetiche”; “Premio A.U.P.”, Milano; “Scriviamo Insieme”, Roma, indetto dall’Associazione Scriviamo Insieme e dal Teatro Aurelio; “Mario dell’Arco”, Roma, indetto dall’Accademia Belli.
Nel 2015, esce il suo secondo romanzo: “FINESTRE DI LUNA”, Otma Edizioni.
Si tratta di un romanzo breve, intenso, estremamente tecnico, che partendo dal punto di vista multiplo, tecnica usata da William Faulkner nel suo romanzo “AS I LAY DYING”, presenta altre varianti tecniche, come “L’INSERIMENTO SCENICO”, che danno all’opera un andamento cinematografico e teatrale.
Nello stesso anno, ottiene due Premi Speciali della Giuria: al concorso “Città di Varallo”, e al Premio “Agenda dei Poeti”.
Nel 2016, ottiene riconoscimenti ai seguenti concorsi: “Il Poeta dell’Anno 2015”, Milano; “Città di Varallo”, e al premio “Giuseppe Gioachino Belli”.
Nel 2017, è tra i premiati a “Il Poeta dell’Anno 2016”, e a “Il Vino e Le Sue Terre”, concorso a tema dedicato al vino che si svolge ad Alice Belcolle, Alessandria.
Nel 2018, viene premiato a “Il Poeta dell’Anno 2017”, al concorso “Peppe Renzi”, dedicato a Roma in tutte le sue sfaccettature; e ancora al Premio “Emozioni Poetiche”, Castello di Verrone, e “Il Vino e Le Sue Terre”.
Nel 2019, è tra i finalisti al Premio “Il Tiburtino”, Aletti Editore.
Con la pubblicazione della sceneggiatura “LA CASA DELL’AMORE”, Otma 2 Edizioni, si completa il percorso ideale iniziato nel 2013 con l’uscita di una raccolta di poesie avente lo stesso titolo.
La sceneggiatura, che può essere tranquillamente letta come un romanzo, narra la storia di Mauro, un adolescente che scappa di casa per non essere più vittima delle prepotenze del padre. Mauro troverà la sua giusta dimensione nella Casa dell’Amore, una comunità fraterna che fonda la sua ragion d’essere nella condivisione e nella solidarietà reciproca. Questo microcosmo, col suo modello di vita egualitario e comunista, verrà messo a confronto con le utopie proposte da grandi filosofi del passato, come Platone, Tommaso Moro, Bacone, e Campanella.
Al concorso “Agenda Dei Poeti” ottiene il Premio Speciale della Giuria per il racconto “FANTAPOLITICA IN MEZZO AL MARE”, dedicato alle lotte della Catalogna per l’indipendenza dalla Spagna.
Nel 2020, viene premiato al “Emozioni Poetiche”, al “Città Di Varallo”, e “Agenda Dei Poeti”, e nel 2021, al premio “Il Poeta Dell’Anno”.
Il tuo messaggio è stato inviato!