Abbiamo il piacere di scambiare due chiacchiere con Leonardo Masetti, autore di “I migliori anni della mia vita” dal sottotitolo “La maledizione di James Lind” (Porto Seguro Edizioni), sul suo libro reperibile online nei migliori store. Un romanzo ricco di colpi di scena, contornato da amori proibiti, vili tradimenti, omicidi efferati e valorose prove d’amicizia.
Partiamo dall’ambientazione del romanzo, dove e quando si svolgono i fatti che ci racconti?
La storia prende corpo alla vigilia della Grande Guerra, nel 1915, ed ha luogo in Sicilia, in un piccolo borgo sulla costa, Bagheria.
Presentaci brevemente i personaggi che popolano la storia. Chi conosceremo leggendo il libro?
La storia ruota attorno alle vicende di un diciottenne di nome Antonio e dei suoi amici più cari (Cono, Laureato, Pietro e Francesco). Le loro marachelle ed anche fatti esterni li porteranno a entrare in contatto, direttamente o indirettamente, con il pericoloso mondo criminale del boss locale (Don Calogero), il quale, assetato di denaro e potere, mette in atto un sanguinoso piano per appropriarsi dei campi di limoni della Conca D’Oro e diventare il capo supremo di Palermo.
Quali temi emergono nella narrazione e perché hai scelto proprio questi?
Per prima cosa l’amore, in particolare quello proibitivo e dirompente che scoppia tra la giovane ed avvenente moglie di Don Calogero (Petronilla) e il giovane Antonio. Poi, si attraversa anche il tema dell’amicizia e dei valori. Infine, si esplora anche la nascita della Mafia in Sicilia. Anche se la mia storia ha luogo circa due secoli dopo la nascita della Mafia, nel romanzo ci si fa un’idea ben precisa di come sia nata. Siamo abituati a vedere o leggere storie su Cosa Nostra che, principalmente, toccano il traffico di droga, la corruzione e le speculazioni edilizie. Qui, invece, si scopre che a dare corpo a quest’organizzazione criminale è stata la cosiddetta “guerra dei limoni”…e che cos’è, vi chiederete voi? Beh, lo scoprirete leggendo le pagine del mio romanzo…
Come sei arrivato alla scrittura di questo romanzo?
La passione per la storia in generale che, sin da bambino, ha accompagnato la mia vita. E la Prima Guerra Mondiale è sicuramente uno dei miei eventi storici preferiti. Abbinare la Grande Guerra ad una storia rurale a tinte mafiose è stata un’idea sorta dalla voglia di esplorare e combinare temi comuni (Grande Guerra, appunto) e unici (la Mafia ai suoi albori).
Ciò che accade nella storia sembra appartenere ad un’altra epoca ma, se guardiamo bene, scorgiamo delle similitudini col mondo attuale. Vuoi segnalarcene qualcuna?
Beh, come ho appena detto, la storia ha luogo in un paesello rurale della Sicilia alla vigilia di uno dei più terrificanti conflitti bellici mai visti prima di allora. Se poi aggiungiamo anche le innovazioni tecnologiche portate dalla Belle Epoque (cinema, vinili, automobili, aeroplani, dirigibili, elettricità eccetera…) si entra ancor più in uno scenario del passato che trova molteplici similitudini col mondo moderno. Quando poi queste innovazioni tecnologiche furono applicate, senza alcuno scrupolo, nella Grande Guerra, creando carneficine e distruzione un po’ ovunque, si ha ancor più l’idea di una lotta tra i l’uomo e la macchina. Tra l’odio e l’amore. E tra i valori e le tradizioni passate e le rivendicazioni di un’era che sta radicalmente cambiando. Proprio come oggi.
Nel campo artistico hai avuto delle belle soddisfazioni. Ti va di raccontarci cosa hai fatto?
Ho iniziato producendo musica, principalmente Hip Hop, R&B e poi anche Pop/Dance, prima in Italia e poi negli Stati Uniti, dove ho avuto la soddisfazione di firmare un contratto discografico e vedere una mia canzone in due classiche Canadesi. Poi, nel 2016, in collaborazione col mio amico Pier Paolo Piccoli (un produttore cinematografico), abbiamo pubblicato, con la Source Point Press, una graphic novel Wester/Fantasy intitolata “Iktomi”. Successivamente, sempre in collaborazione con Pier Paolo Piccoli, abbiamo creato ben 6 TV show pitch con relativa sceneggiatura, tutti nel genere Historical Drama, assicurandoci anche l’assistenza di un agente letterario nel Regno Unito. Poi, durante la pandemia, non solo ho scritto questo mio primo romanzo, ma ho anche creato, scritto e presentato un Podcast chiamato “Non Ci Credo!”, nel quale racconto, in maniera ironica, sì, ma sempre con l’intento d’istruire, le bizzarrie e le curiosità della storia.
Chi è Leonardo Masetti nella vita di tutti i giorni?
Leonardo Masetti vive a New York da 20 anni. Lavora a tempo pieno come manager in un ristorante italiano. Ama la storia, la natura, gli animali, l’antiquariato, l’arte, la Fiorentina e la musica rock anni ’60 e ’70. Ah, dimenticavo: e la bistecca alla Fiorentina!
Da autori preferisci leggere?
Vi parrà strano, ma io, generalmente, non leggo romanzi. Solo libri di storia e filosofia. Un libro che, però, mi ha dato l’ispirazione a scrivere questa storia – e che ho letto almeno cinque volte – è stato “Niente di nuovo sul fronte occidentale”. Come autori mi piacciono E.A. Poe, Lovecraft e Victor Hugo. Beh, il far west e la rivoluzione francese sono altri due temi storici a me assai cari…
Stai lavorando ad altri libri? Se sì, vuoi anticiparci qualcosa?
Ho appena iniziato a scrivere la seconda parte del mio romanzo. Il sottotitolo – “La maledizione di James Lind” – infatti, rappresenta la prima parte della storia. La seconda ed ultima parte l’ho iniziata alcuni giorni or sono.
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