- Rassegna Stampa
Anni Ottanta.
Sono gli anni in cui i pascoli della Murgia Alta nel Barese, modellati da secoli di pastorizia e nel frattempo fortunatamente tutelati dall’istituzione di un Parco nazionale, hanno rischiato di scomparire a causa dello spietramento. Evento questo, che evidentemente dev’esser rimasto fortemente impresso nella mente dell’autore, quando, da ragazzino, era solito recarsi con suo nonno nella Murgia di Nord-Ovest per raccogliere erbe spontanee, asparagi selvatici e funghi.
In una cittadina murgiana arriva Belle, una ragazza canadese, in fuga da una grande delusione. Nella cornice della Murgia, dei suoi paesaggi, del suo ambiente naturale, dei suoi sapori, della sua cultura, una storia semplice e intensa, che narra dell’eterno contrasto tra l’apparire e l’essere, tra le ragioni del danaro e quelle dell’anima, tra le fredde logiche del cinismo e l’amore.
Rocco Carella. Nato nel 1973 nella periferia di Bari, manifesta sin da giovanissimo un profondo amore per il mondo naturale e per i boschi in particolare. Qesta particolare propensione lo porterà a laurearsi in Scienze Forestali, e successivamente, a conseguire il titolo di Dottore di ricerca in Studio e Progettazione del Paesaggio, sino a divenire l’oggetto della sua occupazione professionale. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche e saggi sui temi della conservazione della biodiversità e del paesaggio, con particolare riferimento al territorio pugliese. Amore per la natura, che inevitabilmente affiora costantemente anche nei suoi scritti di narrativa (Il Limonio di Punta Rossa – Edizioni Creativa, 2016; La nostra spiaggia) – Edizioni Creativa, 2016), che si caratterizzano per un’accorata denuncia contro gli schemi spietati che governano una società sempre più cinica, disumana.
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