Chiusa, provincia di Bolzano, 13 settembre 2013.
Un disastroso quanto inaspettato terremoto colpisce alle tre del mattino la zona con violenza, devastandone il territorio. Marco Ferrari, imprenditore di Bolzano che si trovava lì per caso, resta sepolto sotto cumuli di macerie miracolosamente illeso.
Così inizia il romanzo Mariposita… allungami la vita che narra le ore e i giorni di angoscia del protagonista imprigionato sotto metri di detriti.
Come sopravvivere in questa situazione alla catastrofe naturale, in attesa di essere soccorso e salvato? Il ritrovamento in mezzo alle macerie di una bambola con le ali, che Marco chiama “Mariposita”, gli fornisce l’insperato spunto di crearsi una compagna di sventure con la quale parlare e far passare il tempo.
Questo stratagemma gli dà la forza di tenersi sveglio, di resistere alla rassegnazione e all’impazzimento in attesa degli agognati soccorsi. Così Marco parla alla bambola degli ultimi avvenimenti turbolenti della sua vita lavorativa inframezzando il racconto con riflessioni di carattere personale ed esistenziale.
In un linguaggio chiaro, a volte forte per caratterizzare la drammaticità dell’accaduto, il romanzo si snoda in questo modo su due piani temporali diversi, acquistando via via un ritmo crescente che accompagna il lettore fino all’epilogo.
Il romanzo ci propone un interrogativo fondamentale: non ci si confronta mai con delle situazioni fino a quanto queste non ci riguardano.
Illuminanti in tal senso le parole che il protagonista dice alla bambola:
“Cara Mariposita, quante volte non ho visto le immagini di terremoti al telegiornale, mentre tranquillo mi gustavo una bistecca? Tu pensi forse che mi sia immedesimato in chi stava ancora là, sepolto vivo, sotto terra? Non una volta, non un istante. Quando mai! Fatti che mi turbavano il tempo di un boccone, fino alla prossima notizia.
E ora sono qui, nella medesima situazione. Niente ci tocca quando non ci tocca, come hai detto tu. Già! Che grande verità.”
Clambagio, (acronimo dei 4 nomi di battesimo dell’autore: Claudio, Amedeo, Battista, Giovanni) è lo pseudonimo dietro al quale si cela un imprenditore di Bolzano.
Appassionato e studioso d’arte moderna, è autore di diversi cataloghi d’arte, tra i quali spiccano “Incipit” di Victor Vasarely e G.R.A.V. – groupe de Recherche d’Art Visuel.
Esordisce nel 2010 con il romanzo Fuerth Italia – il destino gioca a dadi edito da Seneca Edizioni di Torino. Con la stessa casa editrice pubblica nel 2012 il romanzo La fotosintesi del dolore.
Nell’aprile 2015 pubblica, con la casa editrice EDIZIONI DEL FARO di Trento, il suo terzo romano MARIPOSITA…ALLUNGAMI LA VITA. Cronaca di un terremotato sepolto vivo.
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