Il saggio di Paola Fontecchio rievoca i turbolenti anni Settanta in Sicilia e Sardegna: dall’omicidio del procuratore Pietro Scaglione (ucciso il 5 maggio del 1971 a Palermo) alla rivolta degli abitanti delle splendide Isole Eolie contro l’arrivo dei confinati al soggiorno obbligato; dalle proteste degli stessi confinati per l’esilio fino alle accuse di torture ai danni dei presunti mafiosi nel suggestivo Parco dell’Asinara.
Confino e soggiorno obbligato nelle isole sarde e siciliane furono provvedimenti impopolari contestati sia dalle popolazioni locali, sia dai confinati (e dai loro familiari), sia da molti giuristi, intellettuali, politici e giornalisti.
Secondo l’autrice, “La presenza dei presunti mafiosi, obbligati a trascorrere un lungo periodo di tempo sull’isola, gettò le basi per la futura reputazione dell’Asinara come un luogo che avrebbe ospitato non solo bellezza naturale ma anche le ombre della società, fino a renderla conosciuta in tutto il mondo come la “Cayenna del Mediterraneo” e “L’Alcatraz Italiana”…. In particolare, i parlamentari comunisti chiesero al Ministro degli Interni quali fossero i motivi che avevano suggerito al capo della Polizia di includere tra le località destinate al soggiorno obbligato per i soggetti socialmente pericolosi, le località turistiche contraddicendo, in tal modo, gli scopi delle misure di prevenzione e suscitando legittime e larghe proteste da parte delle popolazioni interessate….”.
Paola Fontecchio, classe 1970, sassarese, vanta con orgoglio le sue origini sardo-abruzzesi.
Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e un master in Economia e Marketing del Turismo presso l’Università di Sassari. Fino alla soglia dei quarant’anni ha ricoperto il ruolo di impiegata amministrativa e di docente in corsi di formazione di carattere amministrativo e turistico.
La volontà di cambiare vita e la ricerca di nuovi stimoli l’ha portata sull’isola dell’Asinara, conseguendo il titolo di Educatrice ambientale e di Guida esclusiva del parco.
Fa parte di una cooperativa, Sealand Asinara, con la quale si occupa di escursioni guidate e di progetti di Educazione ambientale.
Nonostante la sua formazione giuridica ed economica, coltiva da sempre una grande passione per la storia. Nel tempo si è dedicata soprattutto allo studio di eventi e fatti storici spesso non sufficientemente approfonditi, per dare luce ad aspetti spesso lasciati nell’ombra.
Da qui nasce il suo desiderio di voler scrivere il saggio sull’Asinara.
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