- Rassegna Stampa
All’inizio del 2022, l’Europa è precipitata in un incubo: la guerra della Russia contro l’Ucraina ha fatto riemergere fantasmi che sembravano dissolti. Le democrazie occidentali, impossibilitate a confrontarsi militarmente per il rischio di una guerra nucleare e i dettami costituzionali che abiurano ogni forma di risposta violenta, sembrano impotenti.
Le forniture militari e il sostegno finanziario all’Ucraina non sono sufficienti a cambiare le sorti del conflitto, che si protrae senza sosta. La scarsità di nuove reclute peggiora la situazione, mentre i mercati finanziari mondiali premono per una soluzione.
In questo scenario, emerge un uomo che non si arrende alla tirannia e all’oppressione. Ispirato dai valori europei, decide di agire con metodi non ufficiali e deve solo convincere alcuni amici a unirsi a lui in questa missione.
Roberto Tarallo ci regala un romanzo intenso e attuale, riflettendo sulle fragilità delle democrazie e la necessità di difendere i valori fondamentali. “Sangue Rosso” è un invito a non arrendersi mai, a trovare la forza di combattere per ciò in cui crediamo, anche quando tutto sembra perduto.
Roberto Tarallo, nato e cresciuto a Milano in una casa di ringhiera da genitori emigrati, mamma veneta e papà pugliese, ha respirato l’atmosfera della crescita e del boom economico degli anni sessanta. Dopo il liceo comincia a lavorare in ambito commerciale per trasferirsi poi in Inghilterra per conseguire un Diploma in studi di Management. Alla fine degli anni ’80 entra con ruolo di Junior Marketer in una grande multinazionale americana dove si forma professionalmente e diventa Dirigente, intraprendendo diverse mansioni fino alla conduzione di gruppi commerciali di una certa complessità. Quindi il passaggio ad azienda tedesca dove, per tredici anni assume il ruolo di Amministratore Delegato e Presidente del CA. Nel frattempo ottiene Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e Riabilitativa. La sua vita professionale è stata contrassegnata in grande misura dalla gestione di persone e gruppi e da numerosi contatti internazionali, e ciò gli ha consentito di approfondire tematiche di relazione, a carattere psicologico e sociale, ed una grande conoscenza di culture diverse, non solo europee. L’organizzazione, la preparazione personale insieme alla fiducia nel prossimo, alla valorizzazione di ogni individuo e a solide capacità di coaching hanno contrassegnato gran parte della sua vita lavorativa. Da qualche anno in pensione vive in una stupenda località pugliese, affacciata sul mare, insieme alla moglie ucraina, con cui ha visitato in periodo di guerra le cittadine più colpite all’inizio del 2022, e con la compagnia di un cane e numerosi gatti.
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