Segnaliamo con vero piacere che è uscito, nelle librerie fisiche e online, I Custodi di Arcadia. Un thriller con uno spessore culturale di tutto rispetto in cui l’autore tratta molteplici tematiche, spaziando dalla storia all’arte, dalla mitologia alla scienza, con particolare riferimento alla genetica, mostrando così grande abilità nell’intessere una storia il cui fil rouge è l’atavica, e sempre attuale, lotta tra bene e male.
In quarta di copertina leggiamo di un codice scritto sul famoso affresco della Scuola di Atene, del furto di sangue Rh negativo, di un incendio, del progetto nazista rimasto incompiuto, di antidoti… ci faccia entrare più a fondo nella storia, che succede?
Nel passato quando la scienza era perseguita come stregoneria se un pitagorico incontrava un viandante gli mostrava una mela. Quest’ultimo se a sua volta era un Pitagorico la tagliava orizzontalmente mostrando la disposizione dei semi a Pentagono. L’immunoglobulina anti Rh- utilizzata per evitare che madri Rh- attacchino geneticamente un feto Rh+ fu scoperta negli Stati Uniti durante gli anni della costruzione del Pentagono. La sua forma è pentamerica. In tutti i testi sacri del mondo si narra dei Nephilim figli dell’unione degli Angeli caduti con le figlie dell’uomo. Prove cercate dai Nazisti in tutto il mondo per giustificare una discendenza divina del popolo ariano (ma che in realtà riguarda tutta l’umanità). A Roma la città dei sette colli disposti come le stelle delle Pleiadi, vi è un castello degli Angeli (Castel Sant’Angelo) arroccato su un gigantesco sigillo pentagonale. Sono mille spunti da brivido per imbastire un Thriller di questo genere che punta all’originalità tematica. Frutto di decenni di ricerche personali che si perdono nelle notti di una bellissima infanzia vissuta nella Città Eterna.
Nel libro leggiamo tanti riferimenti precisi alla genetica, all’arte, alla mitologia, alla storia, ma anche alla spiritualità, al nazismo, all’astronomia. Qual è il suo background culturale?
Sì, ufficialmente sono Ragioniere Programmatore specializzato nella web Security e GDPR, ma grazie a mia madre (ex docente d’arte) e mio papà, ufficiale di marina, ho potuto allargare i miei interessi verso l’arte, la storia dell’arte, l’astronomia e viaggiando con loro nei luoghi più belli tipici delle grandi civiltà. Mi sono così sempre chiesto se ci fossero delle origini non dette, non raccontate che spiegassero diversamente e più incisivamente ad esempio l’esistenza delle gigantesche piramidi difficilissime da costruire con blocchi perfettamente intagliati, levigati e posizionati a grandissime altezze.
Ci parli ancora di lei, delle sue passioni, cosa fa e dove vive.
Ora lavoro per una grande azienda di software House che appartiene ad un grosso gruppo multinazionale Americano. Dipingo nel tempo libero e mi diverto ad esporre anche all’estero con alcune note Gallerie. I miei lavori sono stati pubblicati su Cataloghi d’arte Moderna, Note Riviste d’arte internazionale e hanno ricevuto anche importanti premi e riconoscimenti come il Leone dei Dogi di Venezia. Ho esposto ad Amburgo, Milano, Cannes, Zurigo (sui maxischermi della Stazione Centrale), Miami U.S.A., Venezia, Firenze, in importanti Gallerie o Palazzi. Sono di Giovinazzo un paese in provincia di Bari. Ho vissuto a Roma per lungo tempo ma ora Vivo a Bari.
Quali testi hanno segnato il suo percorso di formativo? Diversi.
Mi sono anche cimentato da autodidatta nel comprendere tutti i principi della relatività compresa quella ristretta e della fisica quantistica. I testi invece di natura letteraria hanno trovato il mio consenso tutti quelli degli archeologi Graham Hancock, Jhon West, o i romanzi di James Rollins.
Da dove e come è venuta l’idea di questo romanzo?
Ho sempre raccolto e scritto su ritagli di giornali che parlassero dei misteri dell’umanità, incollando il tutto in una moltitudine di quadernoni quando non c’era internet. Era la proto-base di quello che poi nel tempo è diventato questo romanzo scritto del resto in 6 lunghi anni. L’idea era venuta perchè l’argomento non è affatto tra i più comuni. Si presta a grandi rivelazioni quindi inserirlo in un contesto Thriller credo, senza presunzione che sia stata una buona idea.
Quanto è stata lunga la gestazione de I Custodi di Arcadia?
6 anni ma con radici ben più lunghe. Con l’editing della Casa Editrice (molto seria e non a Pagamento) il tutto è stato messo a punto in un anno. Mi preme sottolineare che la Eremon Edizioni non essendo a pagamento non guadagna dalle copie che acquista l’autore o dai pagamenti ricevuti per pubblicare, ma punta sulla selezione di opere che sa di poter vendere quindi è già una garanzia del prodotto editoriale. Sono poche ormai ad agire in questo modo e sono molto contento che proprio loro abbiano accettato a pubblicare il mio romanzo nella Grande distribuzione dopo una dura selezione.
Se dovesse pensare ad una trasposizione della storia narrata in questo suo libro, preferirebbe film o serie tv?
Se proprio devo immaginare secondo me un film con atmosfere e in stile “Codice da Vinci”. Se poi un produttore X ci dovesse vedere bene una serie dovrebbe considerare quei tanti approfondimenti e sfaccettature a cui si prestano gli argomenti trattati. Ma forse sarebbe dispersivo.
Ci sarà un sequel de I Custodi di Arcadia?
Probabilmente sì. Anche se potrebbe essere letto indipendentemente dal primo. Nel senso che entrambi i volumi sarebbero autoconclusivi.
I Custodi di Arcadia, difatti, segna il suo esordio ma, aveva scritto altro prima?
Con case editrici no, non ho scritto altro prima.
I Custodi di Arcadia di Fernando Stufano, Eremon Edizioni
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